
Una casa di campagna situata subito fuori dalle mura storiche della città di Siena, costruita alla metà del secolo scorso come residenza rurale ed annesso agricolo, i cui proprietari erano decisi a trasformare in maniera radicale ed a rendere più efficiente in termini energetici. La nostra proposta di progetto ha previsto una revisione completa sia degli ambienti interni che dell’aspetto esteriore del fabbricato: il progetto di efficientamento energetico diventa quindi uno strumento per la trasformazione dei prospetti, finalizzato sia al rivoluzionamento delle prestazioni energetiche del fabbricato, sia alla revisione compositiva delle facciate del fabbricato che parlano adesso un linguaggio contemporaneo con elementi e colori tipici della tradizione rurale della campagna senese. Nuove grandi portefinestre ridefiniscono i rapporti tra gli interni e l’esterno, favorendo l’ingresso controllato della luce naturale negli ambienti interni ed amplificando il rapporto tra gli spazi interni della casa e le vedute sul meraviglioso paesaggio che dalle porte di Siena, arriva fino alle pendici del Monte Amiata. Una nuova casa quindi, trasformata negli spazi, negli esterni, nelle prestazioni energetiche, nella qualità di vita degli interni, per un nuovo modo di vivere la campagna, il cui simbolo sono le pareti a graticcio sul prospetto meridionale che richiamano le “gelosie” tipiche dei fienili della campagna senese.
Progetto: Matteo Pierattini, Sara Bartolini
Direzione Lavori: Matteo Pierattini
Impresa esecutrice: Edil Envi srl
Materiali: Cappotto termico Dennert Poratec, Cotto fatto a mano Manetti Gusmano, Cucina realizzata su disegno Pietre di Rapolano, superfici continue in pastellone di calce e cocciopesto Saccomani design, illuminazione Exenia + Ex.t
Photo: Matteo Pierattini

E’ possibile utilizzare un intervento di riqualificazione energetica per trasformare radicalmente un edificio al suo esterno? Certamente. Noi abbiamo previsto la posa di un cappotto termico in pannelli di silicato di calcio, che ha in prima battuta eliminato preesistente finitura di scarsa qualità a mattoni facciavista. Il cappotto termico, con spessore 14,0 cm, è stato poi rasato con un tonachino a grana medio-grande, per ottenere un effetto rurale, e tinteggiato nei colori del mattone. Contemporaneamente, un intervento di revisione totale delle bucature di facciata ha disegnato un nuovo spartito di portefinestre affacciate sul lato meridionale, per garantire luce naturale negli interni e una vista amplificata del paesaggio esterno dai vari ambienti della casa.
Oltre all’isolamento del solaio di copertura, realizzato ad unica falda esposta sud, il progetto ha quindi previsto un sistema di schermature solari sia fisse che mobili per garantire protezione dal calore e gestire l’ingresso del raggi solari. Il piano superiore è quindi dotato di persiane classiche, tipiche delle abitazioni della zona, mentre per il piano terra si è progettato un sistema di schermature solari derivato dal lessico rurale della zona, le cosiddette “gelosie”, una sorta di parete a graticcio realizzata con pianelle di cotto a formare un tipico disegno a triangoli, che veniva utilizzato negli annessi rurali per arieggiare gli ambienti interni utilizzati come magazzini per lo stoccaggio dei raccolti.
E’ possibile utilizzare un intervento di riqualificazione energetica per trasformare radicalmente un edificio al suo esterno? Certamente. Noi abbiamo previsto la posa di un cappotto termico in pannelli di silicato di calcio, che ha in prima battuta eliminato preesistente finitura di scarsa qualità a mattoni facciavista. Il cappotto termico, con spessore 14,0 cm, è stato poi rasato con un tonachino a grana medio-grande, per ottenere un effetto rurale, e tinteggiato nei colori del mattone. Contemporaneamente, un intervento di revisione totale delle bucature di facciata ha disegnato un nuovo spartito di portefinestre affacciate sul lato meridionale, per garantire luce naturale negli interni e una vista amplificata del paesaggio esterno dai vari ambienti della casa.
Oltre all’isolamento del solaio di copertura, realizzato ad unica falda esposta sud, il progetto ha quindi previsto un sistema di schermature solari sia fisse che mobili per garantire protezione dal calore e gestire l’ingresso del raggi solari. Il piano superiore è quindi dotato di persiane classiche, tipiche delle abitazioni della zona, mentre per il piano terra si è progettato un sistema di schermature solari derivato dal lessico rurale della zona, le cosiddette “gelosie”, una sorta di parete a graticcio realizzata con pianelle di cotto a formare un tipico disegno a triangoli, che veniva utilizzato negli annessi rurali per arieggiare gli ambienti interni utilizzati come magazzini per lo stoccaggio dei raccolti.
Il sistema delle “gelosie” è stato progettato a partire da telai di acciaio brunito che contengono il graticcio composto in questo caso da pianelle di cotto di Impruneta fatto a mano di dimensioni 15×30 cm. Questa controparete si sviluppa lungo tutto il piano inferiore del prospetto meridionale, interessando sia le porzioni cieche di muro, che le porzioni dotate di aperture vetrate. L’aggetto della controparete e la trama delle pianelle garantiscono una efficiente limitazione dell’ingresso dei raggi solari nelle ore più calde della stagione estiva, mentre permettono il passaggio della luce nella stagione invernale, quando i raggi solari sono più bassi sull’orizzonte.
Al piano primo, abbiamo previsto una revisione completa della zona giorno e della distribuzione verticale della casa: un nuovo sistema di scale mette in comunicazione il piano seminterrato con la nuova zona giorno a piano primo ed il relativo soppalco superiore. Nella nuova zona giorno, quattro nuove porte finestre permettono l’ingresso della luce solare sia dai fronti nord che sud, garantendo l’accesso allo spazio esterno a nord per i pranzi estivi, e luce calda e vista sul paesaggio delle crete senesi dalle aperture di lato sud.
Il nuovo open space include lo spazio del pranzo, ed una grande cucina con isola realizzata su nostro disegno. La scala che porta al soppalco superiore, realizzata in lamiera di acciaio piegato, è sottolineata mediante una grande fioriera anch’essa in acciaio, che funge anche da parapetto della scala. Un unico grande pavimento in piastrelle di cotto fatto a mano 30×30 cm riscalda l’ambiente, e dialoga con il verde salvia della cucina e con i top in pietra grigia di Cardoso, mentre tutto l’involucro è stato tinteggiato di bianco per garantire serenità e luminosità all’ambiente. I nuovi infissi termici in legno completano la palette dei colori, contribuendo ad elevbare le prestazioni invernali ed estive della casa.
Al piano primo, abbiamo previsto una revisione completa della zona giorno e della distribuzione verticale della casa: un nuovo sistema di scale mette in comunicazione il piano seminterrato con la nuova zona giorno a piano primo ed il relativo soppalco superiore. Nella nuova zona giorno, quattro nuove porte finestre permettono l’ingresso della luce solare sia dai fronti nord che sud, garantendo l’accesso allo spazio esterno a nord per i pranzi estivi, e luce calda e vista sul paesaggio delle crete senesi dalle aperture di lato sud.
Il nuovo open space include lo spazio del pranzo, ed una grande cucina con isola realizzata su nostro disegno. La scala che porta al soppalco superiore, realizzata in lamiera di acciaio piegato, è sottolineata mediante una grande fioriera anch’essa in acciaio, che funge anche da parapetto della scala. Un unico grande pavimento in piastrelle di cotto fatto a mano 30×30 cm riscalda l’ambiente, e dialoga con il verde salvia della cucina e con i top in pietra grigia di Cardoso, mentre tutto l’involucro è stato tinteggiato di bianco per garantire serenità e luminosità all’ambiente. I nuovi infissi termici in legno completano la palette dei colori, contribuendo ad elevbare le prestazioni invernali ed estive della casa.
Il bagno di piano primo è stato pensato come un ambiente dal design sobrio e minimale, con materiali naturali e tradizionali che riscaldano l’ambiente. Un rivestimento continuo in pastellone di calce colore grigio interessa sia il pavimento che le pareti interne della doccia, mentre lo spazio sanitari e lavabo è sottolineato da un rivestimento con sigari di cotto di Impruneta fatto a mano dimensioni 7×15 cm.
Il piano seminterrato è destinato ad ospitare ambienti di servizio tra i quali un ulteriore bagno, e due vani tecnici impiantistici. Due grandi ambienti dotati di grandi aperture sul paesaggio costituiscono il fulcro di questa zona: le grandi aperture, con infissi alza e scorri, sono dotate di parete a graticcio realizzata con le pianelle di cotto, con funzione di brise soleil per schermare e filtrare la luce solare. Queste grandi aperture mettono inoltre in comunicazione lo spazio interno con il giardino esterno sul lato meridionale
Tutta la zona contenente gli ambienti di servizio (bagno, vani tecnici impiantistici) è situata nella parte centrale del piano seminterrato, ed è caratterizzata da una tinteggiatura color grigio. Il grande ambiente occidentale è dotato di una grande armadiatura realizzata su disegno con sportelli ad anta che permette lo stoccaggio di materiale vario. I grandi ambienti sono continui, e dotati di una pavimentazione in piastrelle di cotto fatto a mano 30×30 cm che rende lo spazio caldo ed accogliente. I giochi della luce solare che attraversa le gelosie arricchiscono gli spazi creando differenti disegni e differenti toni di luce al passare dei giorni e delle stagioni, sulla base dell’intensità e dell’inclinazione dei raggi solari.
Il piano seminterrato è destinato ad ospitare ambienti di servizio tra i quali un ulteriore bagno, e due vani tecnici impiantistici. Due grandi ambienti dotati di grandi aperture sul paesaggio costituiscono il fulcro di questa zona: le grandi aperture, con infissi alza e scorri, sono dotate di parete a graticcio realizzata con le pianelle di cotto, con funzione di brise soleil per schermare e filtrare la luce solare. Queste grandi aperture mettono inoltre in comunicazione lo spazio interno con il giardino esterno sul lato meridionale
Tutta la zona contenente gli ambienti di servizio (bagno, vani tecnici impiantistici) è situata nella parte centrale del piano seminterrato, ed è caratterizzata da una tinteggiatura color grigio. Il grande ambiente occidentale è dotato di una grande armadiatura realizzata su disegno con sportelli ad anta che permette lo stoccaggio di materiale vario. I grandi ambienti sono continui, e dotati di una pavimentazione in piastrelle di cotto fatto a mano 30×30 cm che rende lo spazio caldo ed accogliente. I giochi della luce solare che attraversa le gelosie arricchiscono gli spazi creando differenti disegni e differenti toni di luce al passare dei giorni e delle stagioni, sulla base dell’intensità e dell’inclinazione dei raggi solari.
Il bagno di piano seminterrato è stato progettato con linee semplici e minimali, ma con materiali e colori caldi che richiamano i toni generali dell’intervento. Il pavimento ed il rivestimento della doccia sono realizzati in cocciopesto, una tecnica antica che unisce calce e polvere di terracotta dalla quale si genera una malta impermeabile e dai colori profondi del cotto. La zona sanitari è completata da un rivestimento in sigari di cotto di Impruneta fatto a mano dimensioni 7×15 cm.
L’intervento ha previsto la realizzazione di un cappotto termico esterno realizzato con pannelli di silicato di calcio Dennert Poratec di spessore 14,0 cm. Questa coibentazione esterna ha permesso di abbassare radicalmente il fabbisogno energetico degli ambienti interni, unitamente all’isolamento del solaio di copertura realizzato con pannelli di lana di roccia ad alta densità Rockwool con spessore 16,0 cm, che hanno garantito un adeguato sfasamento della copertura e quindi comfort termico per gli ambienti sottotetto di piano primo. Completano l’intervento energetico nuovi infissi a taglio termico dotati di schermature per la gestione dell’irraggiamento solare diretto.
Il cantiere ha inoltre previsto il consolidamento delle strutture del fabbricato, a partire dal solaio di copertura, unito a tanti piccoli interventi finalizzati a garantire sicurezza su dettagli strutturali realizzati a metà del Novecento e pertanto bisognosi di cura. Altro aspetto importante ha riguardato la scelta dei materiali di finitura e rivestimento, e il matching dei loro colori, sia in facciata esterna, che all’interno dei singoli ambienti. Anche in questo caso abbiamo privilegiato la scelta di materiali naturali poco processati e privi di inquinanti indoor.
L’intervento ha previsto la realizzazione di un cappotto termico esterno realizzato con pannelli di silicato di calcio Dennert Poratec di spessore 14,0 cm. Questa coibentazione esterna ha permesso di abbassare radicalmente il fabbisogno energetico degli ambienti interni, unitamente all’isolamento del solaio di copertura realizzato con pannelli di lana di roccia ad alta densità Rockwool con spessore 16,0 cm, che hanno garantito un adeguato sfasamento della copertura e quindi comfort termico per gli ambienti sottotetto di piano primo. Completano l’intervento energetico nuovi infissi a taglio termico dotati di schermature per la gestione dell’irraggiamento solare diretto.
Il cantiere ha inoltre previsto il consolidamento delle strutture del fabbricato, a partire dal solaio di copertura, unito a tanti piccoli interventi finalizzati a garantire sicurezza su dettagli strutturali realizzati a metà del Novecento e pertanto bisognosi di cura. Altro aspetto importante ha riguardato la scelta dei materiali di finitura e rivestimento, e il matching dei loro colori, sia in facciata esterna, che all’interno dei singoli ambienti. Anche in questo caso abbiamo privilegiato la scelta di materiali naturali poco processati e privi di inquinanti indoor.
Allo stato di fatto, l’immobile si presentava come un edificio in mattoni a facciavista con le tipiche forme e tecnologie costruttive della metà del secolo scorso. In termini di prospetti, il fabbricato presentava un piano primo con una scansione ordinata degli infissi, ed un piano seminterrato invece nel quale le aperture esterne erano state realizzate in modo caotico. Il risultato era quello di un edificio estraneo al contesto per forme e soluzioni, con il solo paramento in mattoni come elemento tipico della tradizione costruttiva senese.
Gli ambienti interni si presentavano in parte al grezzo, e necessitavano pertanto di un intervento completo di ristrutturazione, anche per il rifacimento integrale degli impianti. Le aperture esterne erano piccole e mal posizionate, con ambienti interni bui e scarsamente connessi con le aree esterne dell’aia posizionata a monte del fabbricato, e del grande giardino con ulivi posizionato a sud dello stesso.
Allo stato di fatto, l’immobile si presentava come un edificio in mattoni a facciavista con le tipiche forme e tecnologie costruttive della metà del secolo scorso. In termini di prospetti, il fabbricato presentava un piano primo con una scansione ordinata degli infissi, ed un piano seminterrato invece nel quale le aperture esterne erano state realizzate in modo caotico. Il risultato era quello di un edificio estraneo al contesto per forme e soluzioni, con il solo paramento in mattoni come elemento tipico della tradizione costruttiva senese.
Gli ambienti interni si presentavano in parte al grezzo, e necessitavano pertanto di un intervento completo di ristrutturazione, anche per il rifacimento integrale degli impianti. Le aperture esterne erano piccole e mal posizionate, con ambienti interni bui e scarsamente connessi con le aree esterne dell’aia posizionata a monte del fabbricato, e del grande giardino con ulivi posizionato a sud dello stesso.