Nel piccolo paese di Vaiano, alle porte di Prato, abbiamo curato un intervento di ristrutturazione, interior design e riqualificazione energetica di un vecchio fienile rurale, trasformato in confortevole abitazione. Il fienile, risalente al XVII secolo, era parte di uno dei sette storici poderi della Villa del Mulinaccio, tenuta di campagna appartenuta alla famiglia Strozzi. Le condizioni iniziali nelle quali abbiamo operato vedevano la struttura abbandonata da anni, con il tetto crollato e le vecchie murature in pietra in pessime condizioni: utilizzando il nostro approccio, lo abbiamo trasformato in una abitazione contemporanea.
Il progetto ha previsto la ristrutturazione totale del fienile con riorganizzazione completa degli interni comprendente la creazione di un nuovo solaio interpiano, interventi di adeguamento e consolidamento sismico, ed un insieme di opere di efficientamento energetico legate sia alla coibentazione totale del fabbricato con pergolato bioclimatico, sia all’introduzione di un impianto in pompa di calore collegato a 4 kW di pannelli fotovoltaici. Il progetto è stato un’occasione di riportare alla luce caratteristiche architettoniche scomparse o manomesse nel corso del tempo, e di inserire nuovi elementi contemporanei.
Progetto: Sara Bartolini, Matteo Pierattini
Direzione lavori: Sara Bartolini
Impresa esecutrice: Edil Envi srl
Materiali: pannelli fotovoltaici VM impianti
Photo: Matteo Pierattini
Un nuovo solaio crea lo spazio per la zona notte a piano primo, mentre un soggiorno a doppio volume ricorda lo spazio originario del fienile.
Al nostro arrivo, il fienile era dotato di un solo accesso e risultava parzialmente interrato nel pendio della collina a causa dei movimenti terra legati all’attività agricola. Abbiamo pertanto liberato l’edificio dal terreno circostante, creando una serie di spazi esterni pavimentati, ed un garage interrato sulla cui copertura sono posizionati i pannelli fotovoltaici.
Sul fronte nord abbiamo disegnato uno spazio esterno protetto, dotato di un pergolato, che ospita il nuovo ingresso dell’abitazione; questo spazio pavimentato è stato inoltre pensato per ospitare un tavolo da esterni per il consumo di cibi all’aperto, vista anche la relazione diretta con la cucina interna, protetto dal pergolato con funzioni bioclimatiche.
Al nostro arrivo, il fienile era dotato di un solo accesso e risultava parzialmente interrato nel pendio della collina a causa dei movimenti terra legati all’attività agricola. Abbiamo pertanto liberato l’edificio dal terreno circostante, creando una serie di spazi esterni pavimentati, ed un garage interrato sulla cui copertura sono posizionati i pannelli fotovoltaici.
Sul fronte nord abbiamo disegnato uno spazio esterno protetto, dotato di un pergolato, che ospita il nuovo ingresso dell’abitazione; questo spazio pavimentato è stato inoltre pensato per ospitare un tavolo da esterni per il consumo di cibi all’aperto, vista anche la relazione diretta con la cucina interna, protetto dal pergolato con funzioni bioclimatiche.
Nel progettare il piano terra, abbiamo voluto mantenere alcune caratteristiche tipiche del fienile, concependo l’interior design della zona giorno come un grande open space con lo spazio soggiorno a doppio volume. Per rendere la pianta libera e continua, un nuovo grande portale in acciaio a tutta altezza sorregge il nuovo solaio di piano primo, e la struttura del tetto.
Nuove porte finestre a piano terra connettono gli interni agli spazi esterni ed al giardino, e vecchie finestre emerse durante le demolizioni illuminano di luce naturale gli interni. Per la riqualificazione energetica, le finestre esposte sud sono state dotate di mandolati in cotto che mitigano l’ingresso dei raggi solari, tipiche del fienile toscano.
Nel progettare il piano terra, abbiamo voluto mantenere alcune caratteristiche tipiche del fienile, concependo l’interior design della zona giorno come un grande open space con lo spazio soggiorno a doppio volume. Per rendere la pianta libera e continua, un nuovo grande portale in acciaio a tutta altezza sorregge il nuovo solaio di piano primo, e la struttura del tetto.
Nuove porte finestre a piano terra connettono gli interni agli spazi esterni ed al giardino, e vecchie finestre emerse durante le demolizioni illuminano di luce naturale gli interni. Per la riqualificazione energetica, le finestre esposte sud sono state dotate di mandolati in cotto che mitigano l’ingresso dei raggi solari, tipiche del fienile toscano.
La forma ad U della cucina crea uno spazio protetto e raccolto, offrendo un bancone per colazioni e pranzi veloci in direzione del soggiorno.
Nella zona notte al piano primo, l’interior design prevede una piccola suite per il Committente composta da camera da letto, bagno e cabina armadio. Particolare attenzione è stata dedicata alla progettazione del bagno, la cui parte più intima è stata racchiusa all’interno di un cubo illuminato da un lucernario a tetto. Da nessun ambiente interno sono visibili i pannelli fotovoltaici sul garage.
La testata del letto appoggia su una parete con due aperture laterali a tutta altezza, dietro alle quali si nasconde una doccia a doppio soffione, completamente rivestita in travertino. Un lucernario sul tetto garantisce luce naturale e ricambio d’aria a questo spazio privato, ed illumina le grandi lastre di travertino che costituiscono lo sfondo della zona letto.
Nella zona notte al piano primo, l’interior design prevede una piccola suite per il Committente composta da camera da letto, bagno e cabina armadio. Particolare attenzione è stata dedicata alla progettazione del bagno, la cui parte più intima è stata racchiusa all’interno di un cubo illuminato da un lucernario a tetto. Da nessun ambiente interno sono visibili i pannelli fotovoltaici sul garage.
La testata del letto appoggia su una parete con due aperture laterali a tutta altezza, dietro alle quali si nasconde una doccia a doppio soffione, completamente rivestita in travertino. Un lucernario sul tetto garantisce luce naturale e ricambio d’aria a questo spazio privato, ed illumina le grandi lastre di travertino che costituiscono lo sfondo della zona letto.
Interior design delle nuove scale interne, realizzate in lamiera di acciaio piegata.
Le finestre che affacciano sui tre fronti principali erano protette da mandolati, come spesso succede nel fienile toscano, ovvero strutture in pianelle di cotto che proteggono le aperture lasciando filtrare aria e parte della luce naturale, proteggendo dalla pioggia. Il progetto ha previsto il completo restauro di questi elementi tipici delle costruzioni rurali.
La geometria dei mandolati, tipica del fienile toscano, nei rivestimenti del bagno al primo piano. In questo ambiente, abbiamo scelto di rivestire il bagno principale di piano primo con cementine artigianali a sfondo azzurro mosaic factory, con decori di colore bianco che richiamano le forme triangolari dei mandolati in cotto delle finestre ed orientano l’interior design.
Le finestre che affacciano sui tre fronti principali erano protette da mandolati, come spesso succede nel fienile toscano, ovvero strutture in pianelle di cotto che proteggono le aperture lasciando filtrare aria e parte della luce naturale, proteggendo dalla pioggia. Il progetto ha previsto il completo restauro di questi elementi tipici delle costruzioni rurali.
La geometria dei mandolati, tipica del fienile toscano, nei rivestimenti del bagno al primo piano. In questo ambiente, abbiamo scelto di rivestire il bagno principale di piano primo con cementine artigianali a sfondo azzurro mosaic factory, con decori di colore bianco che richiamano le forme triangolari dei mandolati in cotto delle finestre ed orientano l’interior design.
Gli interventi strutturali sono stati molto importanti ed hanno riguardato l’adeguamento sismico dell’edificio ed il completo rifacimento del tetto. Per liberare la pianta, il pilastro originale centrale in mattoni è stato strutturalmente sostituito da una grande capriata in acciaio, che sorregge il nuovo tetto ed il nuovo solaio di piano primo.
La riqualificazione energetica completa ha previsto un cappotto esterno, l’isolamento di copertura e solai controterra ed il pergolato bioclimatico. E’ stato poi realizzato un impianto di riscaldamento radiante alimentato da pompa di calore. La casa è fornita di pannelli fotovoltaici e batterie di accumulo, così da sfruttare al meglio la produzione di energia elettrica delle rinnovabili.
Gli interventi strutturali sono stati molto importanti ed hanno riguardato l’adeguamento sismico dell’edificio ed il completo rifacimento del tetto. Per liberare la pianta, il pilastro originale centrale in mattoni è stato strutturalmente sostituito da una grande capriata in acciaio, che sorregge il nuovo tetto ed il nuovo solaio di piano primo.
La riqualificazione energetica completa ha previsto un cappotto esterno, l’isolamento di copertura e solai controterra ed il pergolato bioclimatico. E’ stato poi realizzato un impianto di riscaldamento radiante alimentato da pompa di calore. La casa è fornita di pannelli fotovoltaici e batterie di accumulo, così da sfruttare al meglio la produzione di energia elettrica delle rinnovabili.
All’inizio del nostro incarico, l’edificio si presentava come un fabbricato rurale dismesso privo di qualsiasi requisito per divenire una abitazione. Tutte le strutture portanti erano state costruite con materiali poveri, ed avevano subito nel corso del tempo un inevitabile processo di degrado che aveva generato lesioni passanti ed altre forme di dissesto strutturale.
Tutta la struttura del tetto era sostenuta centralmente da un unico grande pilastro in muratura, che sosteneva anche i solai in legno funzionali allo stoccaggio del raccolto. L’edificio era completamente privo di qualsiasi forma di impianto.
All’inizio del nostro incarico, l’edificio si presentava come un fabbricato rurale dismesso privo di qualsiasi requisito per divenire una abitazione. Tutte le strutture portanti erano state costruite con materiali poveri, ed avevano subito nel corso del tempo un inevitabile processo di degrado che aveva generato lesioni passanti ed altre forme di dissesto strutturale.
Tutta la struttura del tetto era sostenuta centralmente da un unico grande pilastro in muratura, che sosteneva anche i solai in legno funzionali allo stoccaggio del raccolto. L’edificio era completamente privo di qualsiasi forma di impianto.