Una meravigliosa casa colonica situata nelle colline di Impruneta che versava in stato di abbandono da anni, parzialmente sommersa dalla vegetazione, con tetti e solai pericolanti: questo è stato il punto di partenza del nostro intervento di ristrutturazione integrale e riqualificazione energetica dell’abitazione e dei suoi spazi esterni. Il progetto prende le mosse dallo studio dello sviluppo del fabbricato, la cui forma attuale è frutto di una evoluzione per addizioni successive a partire dal nucleo originario costituito da una torre medievale.
La nostra proposta ha mirato a valorizzare il nucleo storico, ripristinando le strutture con i materiali storici della tradizione, lavorando su nuove soluzioni per la distribuzione interna, e ricostruendo i rapporti tra gli spazi interni ed esterni che circondano la casa, declinati in terrazze, aie, giardino, al fine di offrire alla Committenza un sistema di aree esterne da utilizzare nelle varie ore del giorno a seconda delle stagioni, al fine di ripristinare quel rapporto vitale che esisteva tra le case coloniche toscane, le aree pertinenziali ed il paesaggio circostante.
Progetto: Matteo Pierattini, Sara Bartolini
Direzione lavori: Matteo Pierattini
Impresa esecutrice: Edil Nicola
Materiali finiture: Cotto Manetti, Pietre di Rapolano
Photo: Matteo Pierattini
Quando abbiamo iniziato a sviluppare il progetto il giardino, come il resto della casa, risultava abbandonato da anni. Il primo obiettivo è stato quello di riportare alla luce le tracce storiche e di valorizzarle. Tutto il giardino si sviluppa verso sud per un'estensione di 3000 mq. Viste le dimensioni abbiamo studiato una zona più curata e progettata nelle immediate vicinanze di casa
Questa ospita 3 aie: una ad est, una a sud e una ad ovest. Le tre aie sono trattate con materiali e soluzioni diverse tra loro, ma che in ogni caso attingono alla tradizione locale reinterpretandola in chiave moderna grazie alla scelta di colori e pose dei materiali. Il resto del terreno è invece trattato come un giardino agricolo dove abbiamo recuperato alberi secolari, olivi e piante da frutto.
Quando abbiamo iniziato a sviluppare il progetto il giardino, come il resto della casa, risultava abbandonato da anni. Il primo obiettivo è stato quello di riportare alla luce le tracce storiche e di valorizzarle. Tutto il giardino si sviluppa verso sud per un'estensione di 3000 mq. Viste le dimensioni abbiamo studiato una zona più curata e progettata nelle immediate vicinanze di casa
Questa ospita 3 aie: una ad est, una a sud e una ad ovest. Le tre aie sono trattate con materiali e soluzioni diverse tra loro, ma che in ogni caso attingono alla tradizione locale reinterpretandola in chiave moderna grazie alla scelta di colori e pose dei materiali. Il resto del terreno è invece trattato come un giardino agricolo dove abbiamo recuperato alberi secolari, olivi e piante da frutto.
Le stanze al piano terra erano in origine dedicate alle stalle e al rimessaggio degli attrezzi agricoli. Le abbiamo trasformate negli ambienti principali di vita della casa: ingresso, cucina, sala pranzo e soggiorno. Per mettere in comunicazione gli ambienti abbiamo realizzato grandi aperture interne, che fanno percepire lo spazio del piano terra come continuo.
Obiettivo del progetto è stato sia quello di riportare alla luce le vecchie tracce che raccontano la storia della casa, come il vecchio contrafforte della torre che si trova in soggiorno; sia di creare nuovi spazi ampi e luminosi tra loro interconnessi, denunciandone chiaramente le trasformazioni attraverso l’utilizzo di materiali contemporanei come il corten, il travertino e il cotto nero.
Le stanze al piano terra erano in origine dedicate alle stalle e al rimessaggio degli attrezzi agricoli. Le abbiamo trasformate negli ambienti principali di vita della casa: ingresso, cucina, sala pranzo e soggiorno. Per mettere in comunicazione gli ambienti abbiamo realizzato grandi aperture interne, che fanno percepire lo spazio del piano terra come continuo.
Obiettivo del progetto è stato sia quello di riportare alla luce le vecchie tracce che raccontano la storia della casa, come il vecchio contrafforte della torre che si trova in soggiorno; sia di creare nuovi spazi ampi e luminosi tra loro interconnessi, denunciandone chiaramente le trasformazioni attraverso l’utilizzo di materiali contemporanei come il corten, il travertino e il cotto nero.
La nuova cucina è fortemente connessa con il paesaggio. Presenta infatti affacci a nord, ad est e a sud; inoltre dalla grande isola centrale, traguardando il soggiorno si scorge l’aia pavimentata ad ovest. Queste connessioni sono sottolineate anche dal disegno stesso della cucina che inquadra letteralmente la grande finestra ad est che affaccia sul paesaggio del Chianti
Il grande arco che abbiamo riaperto porta nella stanza luce da nord e permette di connettere la cucina con l’aia che delimita l’ingresso alla casa. Una nuova scala in corten permette l'accesso alla porta finestra a sud che collega la cucina ad una terrazza panoramica. La cucina diviene quindi una zona di passaggio intermedia trai vari ambienti della casa che affacciano sul paesaggio circostante.
La nuova cucina è fortemente connessa con il paesaggio. Presenta infatti affacci a nord, ad est e a sud; inoltre dalla grande isola centrale, traguardando il soggiorno si scorge l’aia pavimentata ad ovest. Queste connessioni sono sottolineate anche dal disegno stesso della cucina che inquadra letteralmente la grande finestra ad est che affaccia sul paesaggio del Chianti
Il grande arco che abbiamo riaperto porta nella stanza luce da nord e permette di connettere la cucina con l’aia che delimita l’ingresso alla casa. Una nuova scala in corten permette l'accesso alla porta finestra a sud che collega la cucina ad una terrazza panoramica. La cucina diviene quindi una zona di passaggio intermedia trai vari ambienti della casa che affacciano sul paesaggio circostante.
Gran parte del primo piano è occupato dalla master bedroom e dagli ambienti di servizio; questa infatti occupa tutta l’ala sud della casa e presenta affacci su 3 lati. Il posizionamento degli ambienti è stato studiato per poter permette di connettere la camera con la grande terrazza esposta ad est, che dal primo piano permette uno sguardo di insieme sulla catena montuosa del Chianti.
La stanza è caratterizzata dal soffitto in travi di legno sbiancato e lasciato a vista e dai vecchi mandolati che sono stati fedelmente ricostruiti e chiusi con grandi vetrate. Di fronte al letto si trova la terrazza e dietro la testata del letto, con accesso dai due lati, si sviluppa la cabina armadio con armadi a soffitto realizzati su misura, che seguono l’andamento della copertura.
Gran parte del primo piano è occupato dalla master bedroom e dagli ambienti di servizio; questa infatti occupa tutta l’ala sud della casa e presenta affacci su 3 lati. Il posizionamento degli ambienti è stato studiato per poter permette di connettere la camera con la grande terrazza esposta ad est, che dal primo piano permette uno sguardo di insieme sulla catena montuosa del Chianti.
La stanza è caratterizzata dal soffitto in travi di legno sbiancato e lasciato a vista e dai vecchi mandolati che sono stati fedelmente ricostruiti e chiusi con grandi vetrate. Di fronte al letto si trova la terrazza e dietro la testata del letto, con accesso dai due lati, si sviluppa la cabina armadio con armadi a soffitto realizzati su misura, che seguono l’andamento della copertura.
L’originario nucleo della torre, è caratterizzato all’ultimo piano da un’unica grande stanza. Il progetto è stato sviluppato così da permettere una lettura complessiva dello spazio originario e del tetto a padiglione, e ha interpretato l'ambiente come camera da letto con bagno privato. La testata del letto appoggia su una parete bianca dietro cui si sviluppa la zona servizi, con doccia a vista.
Il progetto ha interpretato il bagno come un cubo bianco ribassato, realizzato con un soffitto in vetro, la cui estensione è delimitata da un pavimento in travertino che contrasta con la pavimentazione in legno del resto della camera. L'arredo minimale, che valorizza la struttura storica dell'ambiente, è sottolineato dell'illuminazione caratterizzata da pendenti a soffitto e da led.
L’originario nucleo della torre, è caratterizzato all’ultimo piano da un’unica grande stanza. Il progetto è stato sviluppato così da permettere una lettura complessiva dello spazio originario e del tetto a padiglione, e ha interpretato l'ambiente come camera da letto con bagno privato. La testata del letto appoggia su una parete bianca dietro cui si sviluppa la zona servizi, con doccia a vista.
Il progetto ha interpretato il bagno come un cubo bianco ribassato, realizzato con un soffitto in vetro, la cui estensione è delimitata da un pavimento in travertino che contrasta con la pavimentazione in legno del resto della camera. L'arredo minimale, che valorizza la struttura storica dell'ambiente, è sottolineato dell'illuminazione caratterizzata da pendenti a soffitto e da led.
La trasformazione degli ambienti al piano terra da locali agricoli ad abitativi ha previsto un profondo intervento di riqualificazione e risanamento, necessario per proteggere le murature dall'umidità di risalita. Inoltre gli spazi, prima separati, sono stati messi in comunicazione da grandi cerchiature.
Gli interventi strutturali sono stati numerosi ed hanno previsto il rifacimento delle coperture ed il consolidamento dei solai. Nonostante le numerose modifiche le caratteristiche degli ambienti interni ed esterni sono state rispettate, grazie al recupero dove possibile, e all'utilizzo di materiali tipici della tradizione toscana, come il cotto usato per i mandolati e le cornici in pietra serena.
La trasformazione degli ambienti al piano terra da locali agricoli ad abitativi ha previsto un profondo intervento di riqualificazione e risanamento, necessario per proteggere le murature dall'umidità di risalita. Inoltre gli spazi, prima separati, sono stati messi in comunicazione da grandi cerchiature.
Gli interventi strutturali sono stati numerosi ed hanno previsto il rifacimento delle coperture ed il consolidamento dei solai. Nonostante le numerose modifiche le caratteristiche degli ambienti interni ed esterni sono state rispettate, grazie al recupero dove possibile, e all'utilizzo di materiali tipici della tradizione toscana, come il cotto usato per i mandolati e le cornici in pietra serena.
Quando abbiamo iniziato il progetto in complesso colonico versava in stato di abbandono da anni. Le infiltrazioni di acqua e l'azione delle radici dei rampicanti avevano compromesso la struttura delle murature, dei solai interni e delle coperture. Gli ambienti a piano terra, originariamente dedicati a funzioni agricole, erano ancora caratterizzati da pavimenti semplicemente appoggiati sulla terra.
Anche il giardino versava in stato di abbandono. Gli olivi e le altre piante secolari erano invasi dai rampicanti e da specie non autoctone. I muri a secco erano crollati e l'originaria organizzazione degli spazi esterni risultava di difficile lettura. Il nostro primo lavoro è stato quello di ricostruire attraverso il rilievo e le immagini storiche la vecchia identità della casa e del suo terreno.
Quando abbiamo iniziato il progetto in complesso colonico versava in stato di abbandono da anni. Le infiltrazioni di acqua e l'azione delle radici dei rampicanti avevano compromesso la struttura delle murature, dei solai interni e delle coperture. Gli ambienti a piano terra, originariamente dedicati a funzioni agricole, erano ancora caratterizzati da pavimenti semplicemente appoggiati sulla terra.
Anche il giardino versava in stato di abbandono. Gli olivi e le altre piante secolari erano invasi dai rampicanti e da specie non autoctone. I muri a secco erano crollati e l'originaria organizzazione degli spazi esterni risultava di difficile lettura. Il nostro primo lavoro è stato quello di ricostruire attraverso il rilievo e le immagini storiche la vecchia identità della casa e del suo terreno.